Il pensiero di Lukács
Lelio La Porta / Antonino Infranca
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Programma del Corso
György Lukács: un pensiero di fronte alle repliche della storia
Il pensiero di György Lukács (1885-1971) è stato oggetto di studio e di critica in Italia per buona parte del secondo dopoguerra. Poi le vicende del cosiddetto “socialismo reale” e la sua implosione lo hanno fatto scomparire dall’orizzonte di ricerca degli studiosi italiani.
La sua riscoperta inizia lontano dal nostro Paese, precisamente in America Latina, grazie all’opera indefessa e certosina di Antonino Infranca (che sarà relatore il 22 e il 29 marzo) che, insieme a Miguel Vedda, ha riproposto o proposto per la prima volta al pubblico sudamericano le opere del filosofo ungherese.
Ora l’operazione di riscoperta di Lukács vuole prendere il volo anche in Italia anche con questi tre seminari organizzati dall’Università Popolare Antonio Gramsci. Saranno presi in considerazione, come si evince dal programma degli incontri, i nodi fondamentali di un pensiero che è stato quasi costretto a sottomettersi alle svolte imposte dall’esistenza storica:
- la prima guerra mondiale,
- la Rivoluzione d’Ottobre,
- lo stalinismo,
- il nazismo,
- la seconda guerra mondiale,
- la guerra fredda,
- il 1956,
- il 1968.
I seminari saranno un’occasione per verificare le prove che il pensiero di Lukács ha dovuto affrontare nel corso di quello che è stato definito “il secolo breve”. Dalla Budapest a cavallo fra XIX e XX secolo alla Budapest del 1956, attraverso Vienna, Berlino e Mosca, fino al Testamento politico dettato pochi mesi prima della morte.
Per una bibliografia completa delle opere del filosofo ungherese e delle opere sul filosofo ungherese si può consultare
https://gyorgylukacs.wordpress.com/opere-di-lukacs-in-italiano